Jingge Dong
L’artista predilige trascorrere il suo tempo prevalentemente tra il laboratorio dell’accademia e per le strade che percorre quotidianamente e che lo riportano dal laboratorio a casa. Da questi due luoghi ha tratto le emozioni e il sentimento estetico necessario che rappresentano la base della sua poetica artistica: la notte e il caos. Jingge è rimasto affascinato dagli effetti della luce artificiale nel buio notturno, che gli appaiono come piccoli puntini luminosi nell’oscurità. Per lui la luce artificiale è un simbolo della civilizzazione e del progresso e rappresenta il potere che ha l’uomo: Gli esseri umani hanno costruito una panorama che diffonde un sentimento estetico che appartiene solamente alla notte e che l’artista nomina “la notte bianca”. L’altra fonte di ispirazione deriva da una riflessione fortuita. L’improvvisa interruzione della luce nel laboratorio dell’accademia ha generato il caos?i materiali artistici nel buio, la gente, la struttura, linee, puntini della luce del cellulare, e pezzi della luce naturale: un’immagine molto potente del caos che Jingge ha iniziato ad utilizzare nell’osservazione degli oggetti quotidiani. Attraverso la notte e il caos trasforma le sue visioni e le riporta sulla tela.